Trainspotting 2. Un vertiginoso giro di giostra tra rabbia e nostalgia

 A vent’anni   da Trainspotting prima edizione, Danny Boyle ci riprova e chiama all’appello i quattro teppisti scozzesi:  Mark Renton ( Ewan McGregor)  Spud ( Ewan Bremner), Sick Boy( Jonny Lee Miller)  e Frankie “Franco” Begbie (Robert Carlyle) , a rinverdire  una storia giocata sul filo della dannazione e della redenzione,  con contorno di risse, droga,  alcool , risate e nostalgia.  Il film che si ispira liberamente a Porno, un altro romanzo di Irwine Welsh , già autore di Trainspotting, sbarcherà nei cinema italiani il 23 febbraio.

– di Giulia Caruso-

Partiamo dal finale. La puntina che scorre su un vecchio vinile che gracchia le note di Lush For life di Iggy Pop, può essere una delle chiavi di lettura per capire il film. Si tratta   di un versione  dei Prodigy che all’epoca in cui il brano scalava le classifiche, erano infanti o poco più’.  E così come la canzone, Trainspotting 2,  è un cocktail di vecchio e nuovo, passato e presente, giocato sulle vicende di quattro quarantenni stravolti da tentativi  di  fuga e ritorno,  tra  cessi sudici,  sniffate di cocaina e pistolettate pulp. Ma facciamo attenzione a dove eravamo rimasti. Basta riavvolgere la pellicola e tornare nel 1996,sulle orme di  Mark Renton che concludeva  il film  scappando dopo aver  fregato  il malloppo agli amici.

“Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto. Scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora. Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il CD e l’apriscatole elettrico”.

Cosi giurava e così ha fatto. Sparito dalla circolazione, si è rifatto una vita ad Amsterdam,  ha pure  messo su famiglia, ma qualcosa è’ andato storto ed eccolo  ritornare a casa con un bel carico di buone intenzioni. Ormai è un quarantenne col fisico asciutto, ripulito a dovere dalla  droga ma il passato lo aspetta pronto a presentargli il conto. A Edimburgo  niente è cambiato: Spud è ancora dipendente da eroina, Sick Boy invece ha messo su un giro di escort e vive ricattando i clienti ricchi insieme alla compagna Nikki (Anjela Nedyalkova). E poi c’è Begbie, finito in prigione proprio grazie al suo tradimento,   che non vede l’ora di  evadere per fargliela  pagare.

 

Ewan Mc Gregor(Renton) e Ewan Bremner(Spud). Screenshot Sonymovie

Ewan Mc Gregor(Renton) e Ewan Bremner(Spud). Screenshot Sonymovie

 

“Mi sei mancato”  dice Spud, quando, ripulito  dal vomito. saluta Mark che lo ha appena savato da un tentativo di suicidio.

“Sei tornato per farti un giro di giostra indietro nel tempo”, dice invece Sick Boy, dopo l’ennesimo sniffo di coca. Ed è proprio sulla mancanza, ed è proprio sull’assenza, oltre che sul ritorno che ruota il film.   E anche sulla  ricerca di una generazione, la Trainspotting Generation che oggi sembra scomparsa dalle strade di Edimburgo.

E’ il tentativo di Danny Boyle di lanciare l’ultimo difficile sguardo  su cosa può succedere quando  The party is over, e la mattina dopo ci si sveglia con la bocca impastata , decisi  a smetterla una volta per tutte.

Di nuovo il regista scozzese  usa gli stessi ingredienti che avevano reso grande Trainspotting nunero uno, riuscendo a creare una  buona mistura  di cinema ad alto voltaggio, ma calca troppo la mano sui flash back, sulla sovrapposizione di immagini del passato e del presente.  Pure la ricetta sembra funzionare grazie anche all’alchimia che si è magicamente ricreata tra i quattro attori, anche dopo  anni in cui le loro strade avevano preso direzioni diverse .

Mark Renton sulle colline di Edimburgo. (Screenshot Sony movie)

Mark Renton sulle colline di Edimburgo. (Screenshot Sony movie)

Per Ewan Mc Gregor come per Mark Renton, si è trattato di un vero e proprio ritorno a casa, tant’è che ha  pure ritrovato il suo accento scozzese ( chi scrive ha visto l’edizione in lingua  originale, ndr. ) che sembrava aver perso dopo troppi anni di frequentazioni hollywoodiane. E poi,  c’è la magia della Old City di Edimburgo a stemperare la crudezza delle scene. E nonostante tutto, splende il sole sulle  colline intorno al  castello, dove Renton entusiasta, trascina il povero Sick Boy ansimante, in un tentavivo di  convertirlo al suo nuovo credo salutista, alla sua nuova droga, il jogging sfrenato al posto dell’eroina. ” Diventa dipendente da qualcos’altro, scegli la vita…” Un manifesto  esistenziale, un nuovo cult per   quarantenni?  Chissà…

In alto : Robert Carlyle nel ruolo di Begbie ( Screenshot SonyMovie)

FacebooktwitterlinkedinFacebooktwitterlinkedin

I commenti sono chiusi.