– di Gianmarco Caselli –
Non sapete dove andare per le prossime ferie? Che ne dite di una bella vacanza a Topolinia? Non sapete come orientarvi? Nessun problema, adesso potete avere con voi “La guida di Topolinia“, un albo uscito per la Panini Comics che raccoglie gli itinerari pubblicati nei sei albi usciti per la serie regolare di Topolino fra agosto e settembre. Sarà così possibile orientarsi nella città del famoso topo e dei suoi amici (e nemici) con una storia, estratta dagli albi suddetti, che accompagna ogni itinerario. La raccolta è stata presentata in anteprima a Lucca Comics & Games 2018.
Si comincia con una veduta dall’alto della città per poi spostarci nel quartiere residenziale (e snob) con teatri e parchi; si prosegue con un itinerario più casuale con interessanti particolari come l’agenzia di investigazioni in cui Pippo per la prima volta collaborò con Topolino per risolvere un caso; non può mancare poi una visita nel quartiere con l’Università, la Dimensione Delta e il Museo Archeologico; meno affascinante per i turisti ma sicuramente per il lettore è l’itinerario numero 5, con il commissariato di Basettoni e il museo di crimonologia; la guida si conclude con uno scorcio della metropoli con i suoi grandi edifici. Ovviamente possiamo “entrare” nelle case di Topolino, Minnie, Pippo e non solo, studiare la struttura delle loro abitazioni e perfino i particolari che potrebbero apparire più insiginifcanti del loro arredamento. Il tutto rientra nelle celebrazioni per il 90 anni di Topolino.
Abbiamo intervistato Blasco Pisapia, autore dei testi e dei disegni della guida.
Per realizzare questa guida ha fatto riferimento ad altre pubblicazioni?
Qualche anno fa erano usciti dodici episodi intitolati “Tutti a casa di…”. In ogni episodio si visitava un interno di una casa di Paperopoli. Questo materiale fu successivamente riutilizzato per un album di figurine Panini che copriva anche Topolinia. Una guida vera non era stata fatta. A solo uso interno la Dinsey Global Publishing aveva realizzato un database destinato ai vari editori nel mondo che pubblicavano fumetti Disney. Il database conteneva schede dei personaggi e più di 50 visualizzazioni di case e monumenti di Topolinia e Paperopoli, ma erano viste esterne, non interne degli edifici. Valentina De Poli, in qualità di direttrice di Topolino, ebbe poi l’idea di una guida di Paperopoli pochi anni fa. Sulla falsariga di questa abbiamo fatto la guida di Topolinia.
Se si pensa a Paperopoli, la prima cosa che viene in mente è il deposito di Zio Paperone. Ma se si pensa a Topolinia non sembra esserci un vero e proprio punto di riferimento.
Spulciando storie vecchie a partire dai classici americani ho trovato un sacco di spunti favolosi, il problema è che molte di queste location che avevano una grande potenzialità sono state poi tralasciate, anche perché l’epoca d’oro di Topolino è stata raccontata per strisce giornaliere, e quel linguaggio là si prestava meno a mostrare dei luoghi. Topolinia non ha il Deposito ma ci sarebbero molti luoghi anche solo accennati che si presterebbero a essere ripresi, è un peccato che non siano stati utilizzati più volte. Spero che con questa guida alcuni luoghi possano essere presi come spunto per storie future.
Per realizzare una cosa scientifica e rigorosa ha appunto attinto a molte storie, anche vecchie. Ci sono stati casi contraddittori per i quali ha dovuto lei prendere una decisione?
Certo. Anche nel dare forma alla città a partire dalla topografia è chiaro che non ci sono scelte univoche, i luoghi non sono fedeli a se stessi, non c’è la continuity che sembra spesso assillare il lettore di oggi. La guida stessa non deve fissare i luoghi una volta per tutte. Sono spunti per fornire materiale ai lettori e agli autori senza alcuna pretesa ulteriore. La stessa casa di Paperino di volta in volta è più o meno vicina al Deposito: sono le storie che determinano la disposizione dei luoghi.
Ci sono degli ambienti che seppur a malincuore ha dovuto tralasciare?
Sono rimasti fuori louoghi e personaggi molto conosciuti. La scelta è stata molto sofferta. La nuova veste grafica di Topolino ha imposto di utilizzare più immagini e meno testo anche perché il carattere utilizzato è easy reading, facilita la lettura per i ragazzi con problemi di lettura. Lo stesso testo quindi necessita di più spazio. Nulla è stato cancellato, bensì differito. Ci sono già altri 5 itinerari con luoghi importanti abbinati ad altri personaggi.
Ma quali sono state le vere difficoltà?
La difficoltà è stata nel capire che itinerario far presentare a Topolino e quale a Gambadilegno che, peraltro, non è ancora entrato in scena. Ogni personaggio ha delle cose da mostrare. Compariranno altri personaggi che guideranno i lettori in altri itinerari se la guida avrà un seguito.