Ricordate i bimbi di Aleppo? Tutto questo non c’è più

Data: novembre 30, 2016

In: STORIE DI PRIMO PIANO,

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Ricordate i bimbi di Aleppo? Le giostre, il gattile, era solo un pomeriggio di felicità nella settimana del cessate il fuoco. Fa troppo dolore, tutto questo non c’è più. Il gattile bombardato, le giostre distrutte e l’invito ai civili a lasciare quella parte di città, per non essere annientati. Ieri 29 novembre le forze governative hanno lanciato il volantino che vedete qui in altro. Con la promessa di corridoi umanitari a chi voleva uscire dalla zona oggetto di feroci bombardamenti. 279.000 civili sotto assedio da 94 giorni. Dal 15 novembre più di 2.000 bombardamenti e oltre 7.000 attacchi con l’artigleria pesante. Così l’invito a lasciare la zona sotto assedio per non essere annientati. Ma stamani all’alba il quartiere di Jub al-Qubba è stato pesantemente attaccato, chi stava cercando di uscire è stato dilaniato. 45 morti, molte donne e bambini. Fra i loro cadaveri si vedono le poche cose che cercavano di salvare, di portare via nella ricerca di un approdo sicuro. Non c’è requie ne misericordia per Aleppo, solo morte e distruzione. Mohammad Alaa Aljaleel, il gattaro di Aleppo, però non si arrende. I gatti superstiti, e gli umani, sono stati portati via, divisi in luoghi diversi e si cerca di sopravvivere spostandosi di casa in casa. Intanto, dal 1 dicembre, il gruppo che dall’Italia aiuta il gattile sarà una onlus. Con l’augurio che sia di buon auspicio per la fine di questo vero genocidio del nuovo millennio.

Stamani poco dopo l'alba

Stamani poco dopo l’alba

Quel che resta del parco giochi e del gattile

Quel che resta del parco giochi e del gattile

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