Se un genitore si propone di educare il figlio vuol dire che la propria capacità genitoriale è scarsa o inconsistente.
La capacità genitoriale consiste nell’abilità adulta di mettere a disposizione del figlio la propria mente. Uno spazio che possiamo immaginare come un impasto omogeneo di autorità e affetto.
Come l’acqua e la farina impastati insieme per fare la pizza.
L’affetto sostiene e rappresenta la superficie dello spazio mentale.
L’autorità contiene e rappresenta il confine dello stesso spazio.
In assenza o in carenza di questo spazio strutturato di cui il bambino dovrebbe disporre, il genitore ha due alternative, entrambe generatrici di problemi: lassismo o autoritarismo.
Nel primo caso regna l’assenza del genitore, nel secondo una presenza intrusiva… schiacciante… violenta. “Educatrice”.
Da tempo il mio gruppo si sta occupando di questo tema.
Un argomento che percepiamo fondamentale in una cultura in cui l’affetto è ostacolato dal genitore rimasto spesso “figlio”. E l’autorità è oggetto di rinuncia in nome di una mal compresa democrazia, libertà, uguaglianza… che mette tutti, genitori e figli, sullo stesso piano!!
Ho pensato di pubblicare qui l’indice provvisorio del volume che stiamo preparando per illustrare questo tema.
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IL FRUTTETO Associazione Professionale di Psicologia e Psicoterapia – Trieste
AUTORITA’ E AFFETTO
Indice
Introduzione: La Psicologia Naturalista
Capitolo 1: Fondamenti teorici
Il funzionamento mentale nella psicoanalisi
La mente nasce all’interno di una relazione affettiva
L’influenza dello stato mentale interno dei genitori sullo sviluppo mentale
L’interpretazione della realtà attraverso le fantasie inconsce
Lo spazio bidimensionale e lo spazio tridimensionale della mente
Identità e sviluppo della personalità
Fattori innati dello sviluppo individuale
Le scoperte del funzionamento primitivo della mente
Conseguenze del fallimento del complesso edipico
L’identità di genere
Stati mentali patologici che bloccano lo sviluppo
Stati mentali evoluti che promuovono lo sviluppo
Le relazioni affettive
La comunicazione affettiva attraverso l’identificazione proiettiva
Una buona separazione
Conoscere, Amare, Odiare: i fondamenti della relazione interpersonale
La tolleranza alla frustrazione: un elemento che predispone alla crescita
Capitolo 2 : I contributi delle neuroscienze
Le ultime scoperte
Le prove dell’esistenza dell’inconscio
I neuroni specchio
Le scoperte sull’organizzazione mentale precoce del bambino
Il trauma
Neuroscienze e psicoanalisi
Capitolo 3 : In quale mondo viviamo oggi
Il mondo virtuale crea innumerevoli Falsi Sè
La tecnologia distrugge fantasia e creatività naturali
Cinema e tv: l’esibizione estrema che manda in “tilt”
Onnipotenza e principio del piacere: vietato dire no
Onnipotenza e principio del piacere: vietato soffrire
Onnipotenza e principio del piacere: la distruzione della sessualità
L’assenza degli adulti e l’idealizzazione dei Peter Pan
Giovani, belli… e psicopatici
Capitolo 4 : L’autorità
La mente ha bisogno di confini
Normalità e patologia
Una buona autorità
Autorità e funzione genitoriale
Capitolo 5 : L’affettività e la capacità di amare
Psicopatologia moderna dell’affetto
Nel rapporto di coppia
Nel rapporto tra genitori e figli
La coppia eterosessuale nel baratro
Trauma e affettività
L’oggetto affettivo interscambiabile
Anestesia affettiva
L’Indifferenziazione dei ruoli e dei sessi: cosa comporta
Una buona affettività
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7 miliardi di persone, ognuna con una mente, ognuna con una personalità e delle sfumature… possibile che nessuno sia più in grado di mettere a disposizione del figlio la propria mente? Quando è incominciato ad andare tutto storto?
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mi verrebbe voglia di rispondere “da sempre… sin dall’inizio!…”
questo perché l’umanità è imprecisa, imperfetta. e ogni epoca e ogni angolo di mondo ha delle caratteristiche, alcune anche positive…
dobbiamo tener conto che per morire o per ammalarsi non ci vuole molta fatica, ma per vivere si fa fatica. ci si arrampica per sentieri impervi e pericolosi.
la vita e la sua conservazione sono operazioni difficili, complesse.
secoli di ricerca, studio, riflessione, lavoro… eppure scoppiano ancora guerre o semplici litigi di condominio… e si perde la vita!
vivere è difficile. ci vuole forza, maturità, impegno. questa nostra epoca, in realtà, è contrassegnata da disimpegno, voglia di giocare, divertirsi, consumare, godere di mille piaceri, e restare bambini a vita…
tutto questo non fa bene alla crescita del bambino. perché così viene a mancare il supporto necessario al suo sviluppo: l’autorità e l’affetto… appunto.
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Ancora non li ho visti questi bambini sereni e sorridenti…
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io sì… molte volte.
non esiste solo il nostro paesello!
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