– di Sante Galante –
Per non restare di stucco…una pratica desueta che necessita di qualche approfondimento. Ma con possibilità di esserne comunque esentati.
Più di una persona, leggendo il mio precedente intervento ferragostano sull’accoglienza e invito al ristorante, mi ha contattato privatamente sul mio profilo Facebook, chi con curioso, chi con imbarazzato fare, per conoscere come comportarsi in modo corretto riguardo la mancia al personale di servizio. La domanda – permettetemi il personal tocco bizzarro – più o meno era questa: “Caro Sante, già mi sono svenato e ho fatto la figurella non sapendo di dover pagare il conto, ma devo davvero lasciare anche una sontuosa mancia? E se non la lascio, dovrò per questo sprofondare tra le anime dannate, davanti al titolare del ristorante e agli amici”.
Caro lettore Alfa, nella vita tutto è proporzionale: l’effetto alla causa, la mancia al servizio, l’inferno solo se necessario. Per non essere contraddetto da William Blake, Dante o…Ozzy Osbourne, passerò velocemente a darti qualche indicazione generale sull’universo mancia.
(foto da www.tuttonellamore.wordpress.com)
La mancia al personale di servizio è una pratica non quotidiana e consueta in Italia a differenza, ad esempio, dell’Inghilterra dove è d’uopo lasciare almeno il 10% in più sul tavolo. Senza entrare nel merito di quale paese utilizzi il sistema migliore, fino a giungere nei meandri giuridici del common law o civil law, partirei personalmente dal seguente postulato: se in un ristorante ci siamo trovati bene e siamo stati serviti con prontezza, capacità e competenza, lasciare la mancia è anche un modo meritocratico per dare soddisfazione e un certo riconoscimento ai camerieri. Detto questo, vediamo nello specifico come fare.
Prima regola: il benefit dovrebbe sempre ondeggiare intorno (o almeno) al 5% del prezzo finale. Non perché gli Italiani siano più tirchi degli Inglesi (semmai più poveri!), quanto perché oltremanica è consuetudine che ciò contribuisca a fornire il pieno stipendio. Ottima accortezza è quella di lasciarlo sempre in contanti, anche se abbiamo pagato il conto con bancomat o carta. Motivo? La (quasi) garanzia che vada direttamente al personale e non alla direzione.
(foto da www.matrimoniaroma.it)
Ma possiamo noi clienti esserne esentati? Certo, nel caso il servizio sia già stato conteggiato dalla direzione come un “più” a margine della fattura, nel caso non vi sia personale – ovvero il titolare si sia occupato dell’accoglienza e di servire ai tavoli – o, infine, se proprio non siamo rimasti soddisfatti: il cameriere ci ha versato addosso i tortellini in brodo, si è dimenticato di portarci le patatine ordinate un’ora addietro, ci ha consigliato un costoso Brunello del 2009 da abbinare alla sogliola al piatto, oppure si porta ancora addosso l’indifferente sbadiglio per le ore piccole e il sorriso (inesistente) stile John Rambo.
Un primo piano “espressivo” di John Rambo
In tutti gli altri casi, date retta a un galante: lasciare la mancia è un beau geste di gentilezza, empatia, gradimento, merito…ma soprattutto farete colpo sul vostro partner e non passerete da tirchi con gli ospiti!
P.S. Attenzione se lasciate la mancia alla “Pizzeria da Fregnone” sotto casa: il raro e impensabile gesto potrebbe causare spasmi, infarti, disfunzioni ormonali nel personale di servizio…
(foto da www.scienzaesalute.it)
La foto di copertina è tratta da www.bergamopost.it