FOTOREPORTAGE DI GIUSEPPE CABRAS
C’era una volta un ippodromo, si chiamava Ippodromo Le Mulina. A Firenze, nel Parco della Cascine, era una pista dedicata al trotto. Il Visarno, quello del galoppo, era nato nel 1847. La pista de Le Mulina fu invece inaugurata nel 1891, un progetto all’avanguardia firmato dall’ing. Guglielmo Vestrini. Che progettò pure l’ippodromo con le due tribune in ferro divise fra loro da una costruzione in muratura, la tribuna d’onore. Fasi alterne e un grande rilancio dagli anni ’50. Su progetto dell’architetto Vietti Violi, si procedere ad edificare il nuovo impianto. Nel 1953 fu costruito il nuovo grande ingresso e la palazzina della direzione, nel 1956 la prima parte della tribuna, mentre la pista fu dotata di impianto di illuminazione. Le tribune furono completate fra il ’57 e il ’59: nel 1960 l’inaugurazione ufficiale. Le Mulina in 131 anni di vita è stata la storia del trotto italiano. Negli anni ’80, grazie a Vanni Parenti, il Premio Duomo sarà un appuntamento mondiale per il trotto europeo e americano. Nel 1987 l’ippodromo delle Mulina fu gemellato con l’impianto dello Yonkers di New York e tutti i vincitori del Duomo erano invitati di diritto all’International Trot., lanciandolo anche a livello internazionale. Purtroppo nel 1992 la Società Fiorentina perse la gara per il rinnovo del contratto di affitto con il Comune di Firenze. Da allora comincia un lento inesorabile declino, passando per diverse gestioni e conoscendo un’accelerazione negli ultimi anni. Tanto che il 27 marzo 2012 ha chiuso per sempre i battenti. Senza aver ancora trovato il suo degno futuro. Questa è la malinconica fotostoria di un ben triste addio. Dopo la chiusura, le corse si svolgono tutte all’ippodromo del Visarno.
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1 ricordi di corse del passato
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2 un anziano driver apre la sua stanza attigua alle stalle dell’Ippodromo de Le Mulina
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3 Le Mulina, si parte per una sessione di allenamento
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4 Le Mulina, un groom osserva i cavalli in allenamento
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5 Le Mulina, abbandono delle strutture ricettive dell’ ippodromo
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6 Le Mulina, i cavalli sono atleti, dopo l’attività vanno raffreddati e massaggiati
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7 Le Mulina, abbandono delle strutture ricettive dell’ ippodromo
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8 Le Mulina, due sulky in pista, visti dalle finestre della tribuna stampa
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9 Le Mulina, blocchetti di ricevute per le scommesse abbandonati in una stanza dell’impianto
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10 Le Mulina, un pacco di programmi delle corse abbandonati vicino alle tribune
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11 Palazzo di Giustizia, protesta dei proprietari dei cavalli contro la chiusura dell’ippodromo
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12 Le Mulina, un trottatore nel suo box
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13 Visarno, un fantino alla pesa prima di una corsa di galoppo. Dopo la chiusura de Le Mulina le corse di trotto e galoppo si tengono tutte al vicino Visarno
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14 Visarno, una signora sfoggia un cappellino a tema in occasione del trofeo Cupolone
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15 Visarno, un groom si occupa del suo trottatore
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16 Visarno, un driver stanco e infangato alla fine di una corsa
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17 Visarno, scommettitore
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18 Visarno, scommettitore
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19 Visarno, spettatori assistono a una corsa di trotto
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20 Visarno, due sulky testa a testa durante una corsa
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21 Visarno, dopo le corse i cavalli tornano sul trailer
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22 Visarno, scommettitore
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23 Visarno, i cavalli allineati dietro la macchina dello starter
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24 Visarno, i trottatori sfrecciano davanti al traguardo
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25 Visarno, scommettitori
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26 Visarno, scommettitore
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27 Visarno, si torna a casa, ogni cosa al suo posto sul trailer
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28 Visarno, il driver Riccardo Pezzatini si cambia dopo una giornata di corse



Fotografo di viaggi e subacquea dal 1995 con pubblicazioni su riviste specializzate di settore, giornalista pubblicista dal 2001, collaboro da allora in qualità di free-lance con il gruppo QN, inizialmente attraverso l'agenzia Fotocronache e successivamente con l'agenzia New Press Photo di Firenze.
Dal 2008 impegnato come fotografo ed addetto stampa in ambito sportivo, in particolare nei settori della mountain bike e del longskate.
In qualità di fotogiornalista mi occupo di cronaca locale e nazionale, con pubblicazioni sul QN e sui più diffusi periodici italiani. Negli ultimi tre anni il mio interesse si è spostato sulle problematiche della società umana ed i suoi conflitti. Nel 2013 un reportage a Gaza e nel West Bank palestinese mi ha aperto nuovi orizzonti.