Dove i cosacchi vanno all’opera. Kazakhstan, il teatro di Astana

-Foto di Nikita Basov e Karla Nur, testo di Valeria Ronzani- 

L’ha ribattezzata Astana (capitale) un decreto presidenziale del 1998. Qui ‘l’amico di Silvio’, ricordate, il Presidente Nursultan Nazarbaev, ha fatto costuire una sala da concerti di 3.500 posti. Ma non è bastato, perché nel 2013 è sorta l’Astana Opera, la cui seconda stagione si è appena conclusa con più di 90.000 spettatori. Sembra lontano il Kazakhstan, ma mica poi tanto.  Inaugurato il 21 giugno 2013, in questo teatro ci sono passati la Scala, l’Opera di Roma, il Bolshoi e via di questo passo. Motivatissimi e determinati, gli spettatori se li vanno a cercare pure per la strada, stile Vienna insomma. Quel presidente contro cui si strillava per gli agganci berlusconiani ha celebrato il 27 giugno il National Day kazako. Dove? All’Expo di Milano con Matteo Renzi, perché l’Italia, ha dichiarato, è il “il partner principale a livello economico”. E perché si cominci a scoprire il Paese. Visto che proprio Astana ospiterà l’Expo 2017. Un teatro da 1250 posti, sala prove all’avanguardia, orchestra, coro, corpo di ballo e scuola di danza inclusa, progettato dall’architetto italiano Renato Archetti, stile neoclassico in salsa orientale, fra ori e stucchi, ma tecnologie all’avanguardia. Guardare per credere. Vai al sito del Teatro di Astana

 

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