-di Giulia Caruso- La mannaia del lockdown, come era prevedibile, si è abbattuta anche sulla festa di San Patrizio, il Santo Patrono d’Irlanda, che quest’anno è stata cancellata tra le proteste della popolazione, stremata da mesi e mesi di misure anticovid.
In previsione di nuovi disordini, 2500 agenti della Garda sono stati schierati in vero e proprio anello di ferro, a proteggere il centro della città, nei giorni scorsi teatro di scontri tra polizia e manifestanti. Con decine di arresti e perquisizioni a tappeto.
Cala cosi il silenzio su O’ Connell Street, il grande viale, cuore della città e della sua storia che ogni anno, il 17 marzo tra musica e fiumi di birra, vede affluire visitatori da ogni parte del mondo, circa 500mila, secondo le stime della Rtè, la televisione nazionale irlandese, per assistere alla Saint Patrick Parade, con decine di carri, gruppi musicali da ogni parte dell’ Irlanda ma anche dagli Stati Uniti e dell’Australia, per celebrare degnamente la festa cara a tutti gli Irlandesi sparsi ai quattro angoli del pianeta.

Come consolazione per chi, obbediente alle misure rimane a casa, gli organizzatori della grae kermesse irlandese per la festa di San Patrizio, hanno pensato a una maratona tv e web con un sito web dedicato
Con esibizioni di musicisti, artisti, naturalmente, bande musicali.(https://www.stpatricksfestival.ie) “Anche se non possiamo riunirci per le strade per la festa di Patrizio questo 17 marzo, stiamo reinventando il modo per dare vita al cuore e all’anima della parata nazionale”, hanno dichiarato nei giorni scorsi presentando ai media il programma dei festeggiamenti.
La vera storia di San Patrizio e della sua festa
Non tutti gli appassionati dell’Irlanda e delle sue tradizioni sanno che Saint Patrick, che in realtà si chiamava Patricius, non era irlandese e nemmeno scozzese ma era nato nel 431 d C in un ‘area che più o meno corrisponde all’odierno Galles, nella Britannia Romana.
Non si sa se fosse nato cristiano o lo sia diventato in seguito. Gli studiosi sono concordi nell’affermare che fu catturato giovanissimo da un ‘orda di pirati provenienti dall’Hibernia( (nome romano dell’Irlanda) e costretto a servire come schiavo presso una potente famiglia di chieftains dell’Isola di Smeraldo. E qui ancora, la storia si confonde con la leggenda.
Pare che il giovane schiavo sia stato in seguito rivenduto e che per vie traverse sia sbarcato a Roma, dove finalmente convertitosi al cristianesimo, decideva di ritornare in quella terra che l’aveva visto schiavo per diffondere il verbo di Cristo.
Cosa gli sia successo in seguito, si perde nelle nebbie della storia. Unica fonte certa rimane la sua Confessio, opera la cui paternità, secondo molti studiosi, gli appartiene di diritto.

The Paddy’s: una festa americana
Se San Patrizio sia poi diventato emblema dell’Irlanda a livello mondiale, lo si deve deve invece ai milioni di emigranti che sulle strade d’America avevano bisogno di un simbolo forte della loro identità, spesso calpestata anche oltreoceano, dove erano sbarcati sulla spinta della Grande Carestia del 1848.
Per capirlo, bisogna seguire una rotta che riporta ancora più indietro nel tempo, al 1737, a Boston, quando un gruppo di irlandesi si riunì per festeggiare il Santo secondo le usanze della madrepatria.

La prima Saint Patrick Parade si svolse a New York nel 1766
Qui, dove un gruppo di soldati cattolici irlandesi che facevano parte dell’esercito britannico di stanza nelle colonie inglesi della East Coast, sfilò per le strade della città suonando musiche tradizionali con pifferi e tamburi.
L’ importanza della ricorrenza aumentò dopo la Guerra di Secessione (1861-1866) e per tutto il 19esimo secolo, grazie all’arrivo di un numero sempre crescente di immigrati irlandesi. Molti sostengono che proprio a causa delle forti discriminazioni che l’elite americana di origine britannica infliggeva ai nuovi arrivati, spesso etichettati come ubriaconi e criminali, la festa di San Patrizio rappresentasse l’unica occasione per mostrare il proprio orgoglio identitario.
Le celebrazioni, in origine limitate ai ghetti irlandesi delle maggiori città della costa atlantica, si estesero in seguito a tutti gli Sati Uniti sotto la spinta della corsa all’Ovest e la conseguente colonizzazione di tutto il territorio americano. L’uso della mitologia cattolico irlandese che attribuiva a San Patrizio miracoli come la cacciata dei serpenti dall’Irlanda, il trifoglio che il santo usava per spiegare il mistero della Trinità e altre leggende, hanno avuto grande ruolo nella diffusione del culto.
Gli irlandesi-americani hanno avuto così in San Patrizio un ottimo patrono a custodia della loro identità cattolica ma anche un buon protettore del loro spirito nazionalistico, spesso umiliato
Nella nuova patria, il mito di Saint Patrick non solo consacrava il vecchio sogno dell’ Irlanda libera dal dominio britannico, ma santificava allo stesso tempo l’adesione ai nuovi valori e alle opportunità che gli Stati Uniti offrivano loro. In seguito, sempre grazie agli emigranti, the Paddy’s, la Festa di San Patrizio in versione americana è ritornata in Irlanda. Con buona pace di Patricius, il mito continua.