– di Sante Galante –
C’è il modello Superquark, il modello Mattarella, il modello Bakunin. E se insegnassimo loro anche il modello Galatheus?
Cari followers, oggi voglio raccontarvi una storia. Mesi fa, per incentivare l’uso della bicicletta, un Sindaco lanciò un’esaltante sfida suburbana: “Che un’auto, un motorino e una cyclette partano allo stesso momento e dal medesimo punto – ghignò – Vedremo quale mezzo arriverà per primo al Palazzo Comunale!”. Sembrava una sfida alla pari. Sembrava. E il guanto fu raccolto da tre politicanti in cerca d’autore.
Si ritrovarono un lunedì mattina alle 8,30 in una remota periferia. Il primo ad arrivare fu il rappresentante dell’opposizione. Aveva giacca e cravatta, capelli impomatati e sorriso ebete. Scelse un accogliente 100 cavalli Abarth. Il secondo fu un Verdiniano ondivago. Era intabarrato tra sciarpa Armani, cappello Versace, guanti Ovs, eskimo Guccini. Subito si tuffò sullo scooter elettrico. L’ultimo della compagnia arrivò in calzoni corti e lucchetto da baule Art Déco. A lui toccò una Graziella d’antan. L’assessore al Bilancio gestiva le scommesse clandestine. Puntai, come tutti, sullo scooterista democristiano. Sembrava una scelta logica. Per il mezzo e la fede. Persi non solo i miei ultimi 10 euro, ma anche la political passion. Vinse infatti l’amichetto del Sindaco in bicicletta. Volete sapere come fece?
Ci sono tre tipi di ciclisti. Vi è il prototipo Superquark, il Mattarella e il Bakunin. Il primo è quello per cui la bici è libertà, avventura, marketing. Ha sostituito il calcio (e la moglie) con le due ruote a pedali. Rigorosamente ultimo modello. Così come la tutina che sempre indossa per uscire con lei: colorata, attillata, fashion. A prescindere da quello che ha da mostrare. Con la sua bici ha un ottimo feeling e una conturbante affinità sessuale. Ogni momento libero lo passano insieme e, entrambi voyeur, amano riprendersi e riguardarsi continuamente. Sul caschetto il ciclista Superquark indossa infatti una telecamera che è quasi il prolungamento stesso dell’emisfero destro. E non solo di quello. Così almeno maligna la moglie.
Il miglior amico del ciclista Superquark è il modello Mattarella. E’ quello che non si cura di bici e abito ma, tranquillo e rilassato, pedala amabilmente in mezzo alla carreggiata in santa pace con se stesso e col mondo. Almeno così crede. E’ invece il ciclista più odiato da scooteristi e automobilisti che lo insultano quasi quanto il mitico “uomo col cappello”. Ma lui non se ne cura. Insulti e clacson sono infatti attutiti dalle cuffie stereo stile Elephant Man che sovente indossa.
Il ciclista Bakunin è il cosiddetto anarchico delle due ruote: quello assoldato dal Sindaco per dar lustro alla sua tesi. E mo’ ve l’ho detto. Pronto a far scoppiare bombe ovunque e a rispondere a tono, non rispetta nessuna segnaletica. Senza parlare dei parcheggi che, per tagliare i tempi di fuga, non disdegna neppure su marciapiedi larghi 30 centimetri. Per passare più inosservato col buio, il modello Bakunin ha la particolarità di viaggiare sempre senza fanale. Anche quelli cinesi da 2 euro. E guai a farglielo notare: “A lei che gliene frega, io ci vedo benissimo”. Lui. Inutile ribattere: la bomba è lì bella pronta a scoppiare.
Ovviamente abbiamo scherzato come nel nostro stile. Non se la prendano i Denis Verdini, i Mattarella, i nipotini di Bakunin, gli assessori al Bilancio e tutti gli amici amanti e amatori delle due ruote a pedale. Ognuno commette – ahimè – infrazioni alla guida e con qualsiasi mezzo. Anch’io che sono il modello Pantopholis. Ma un po’ di Galatheus (o educazione) in più credo che anche gli amabili ciclisti dovrebbero usarla. Almeno quella stradale. Voi cosa ne dite?
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Se avete qualcosa da dire a qualcuno (ad esempio ai CICLISTI) ma non sapete dirla a nessuno, ditela a Sante. Lui ne farà un articolo per Voi e voi dopo gliela direte a loro. Più chiaro di così…