– di Massimiliano Morelli – Oggi la street art comincia ad essere considerata come una vera e propria arte, si comincia a parlarne con cognizione di causa. E basta farsi una passeggiata nel quartiere romano del Trullo per rendersi conto di quanta emozione possa provocare un murales.
Gigi Proietti e i colori dell’arte
L’ultimo, realizzato dai Pittori Anonimi del Trullo, è quello dedicato a Gigi Proietti, creato subito dopo la sua scomparsa. Inoltre non c’è solo la bellezza da ammirare, ma anche la testimonianza dei pittori, pronti a raccontare la curiosità della gente. Di chi si è fermato per osservare gli artisti mentre realizzavano l’opera d’arte.





“La” Lazio street art
E così al gruppo di pittori capitanati da Mario D‘Amico, genio della pittura che ha avuto l’idea di radunare i migliori del settore e di fondare il gruppo, ormai conosciuto non solo dai romani, è stata affidata l’idea di colorare due paesi del viterbese, Marta e Valentano; e di dare il “la” al progetto “Lazio Street Art”, che sta riqualificando valorizzando il territorio attraverso due personaggi di importanza rilevante come la regina Amalasunta e il matematico Ruffini.
Marta viene “colorata” su due pareti murarie dell’area dei campetti sportivi e sta “vivendo” il progetto anche con l’installazione di tre panchine posizionate sulla passeggiata del Lungolago che costeggia il porto.
Tre panchine che saranno dipinte e fruibili anche per un semplice momento di relax, per godere della splendida vista panoramica del lago e dell’isola Martana.
Il progetto ai margini del centro storico
Il filo conduttore delle opere artistiche che saranno realizzate, sarà la vicenda della regina Amalasunta e le leggende che ne sono scaturite.
A Valentano invece il Comune ha individuato per la realizzazione del progetto un’area ai margini del centro storico composta da locali adibiti in parte a garage e in parte a sedi di associazioni.
Oggetto tra l’altro di lavori che prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di una area verde.
Arte di strada
Aggiungo che quell’area è collegata attraverso un sottopassaggio con accesso facilitato per i disabili, o attraverso il giardino pubblico che circonda la Rocca Farnese, a Piazza della Vittoria, dove hanno sede la Collegiata di San Giovanna Evangelista e il Museo della preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese, sede degli eventi culturali cittadini. Il progetto è curato da Gino Auriuso ed è in via di ultimazione.