Firenze, mondo: il Nuovo Museo dell’Opera del Duomo

– fotoreportage di Majlend Brano, testo di Valeria Ronzani-

Non è campanilismo, è il ritratto di un’epoca irripetibile nella storia dell’umanità, fulcro imprescindibile per la cultura dell’Occidente. Che ora si mostra, con la forza dell’evidenza, in un passaggio nodale, quando il medioevo si inanella nei suoi rivoli, ribolle di Roma e Atene e sboccia nella stagione del Rinascimento, Non ci sono cesure violente nella storia dell’arte, ma un nutrimento continuo che la cultura sparge impollinando gli artefici. Inaugura il 29 ottobre, dopo tre anni di lavori,  ma con un progetto durato 15 anni.  Per rivoluzionare il cuore del Rinascimento, facendo sorgere dalle proprie ceneri la facciata di Santa Maria del Fiore distrutta nel 1587 per ordine del granduca Francesco I, che ne sognava una rinascimentale. Mentre lui, Lorenzo Ghiberti, solo con quella di Arnolfo di Cambio sapeva di dover colloquiare. Ora nella sala del Paradiso (l’antico Teatro degli Intrepidi, acquisito dall’Opera nel 1998, quando, dopo diversi passaggi, era divenuto un garage, dai tratti pure singolari e un po’ all’avanguardia), rinasce quella storica incompiuta facciata, la più vera e bella che il Duomo abbia avuto, come sottolinea l’architetto Natalini. Rinasce accogliendo l’incredibile apparato di sculture che aveva in origine, standosene lì, di fronte alle due porte del Battistero fuse da Lorenzo Ghiberti. A fine restauro arriverà pure Andrea Pisano. Uno spazio espositivo di quasi 6000 mq, 45 milioni complessivi di investimento, 200 opere restaurate, 750 opere complessive, incluse alcune riscoperte credute perdute. 25 sale su tre piani, una terrazza mozzafiato sulla cupola, la Maddalena penitente di Donatello, la Pietà di Michelangelo, la Cantoria di Donatello e di fronte quella di Luca della Robbia, ma anche una sequenza di modelli e progetti rinascimentali, oltre che la documentazione ottocentesca. Se non vi sono bastati apparati e modelli per la costruzione della cupola brunelleschiana. Un allestimento rispettoso e al tempo spettacolare, una visita che può essere di emozioni, di studio o filologica. Per perdersi in quell’orbita, quando Firenze era davvero ‘mondo’. Il grande museo dell’Opera del Duomo, vai al sito internet

  • Donatello, Maddalena penitente (retro)
  • Donatello, Maddalena penitente (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • La Galleria della Cupola del Brunelleschi
  • Michelangelo, Pietà (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • Gioco di prospettive che sintetizza due secoli di scultura attraverso i suoi capolavori: Donatello in primo piano, Andrea Sansovino col retro del suo Cristo battezzato, Arnolfo di Cambio e la sua facciata, con tutti i massimi artisti del Trecento e del Primo Quattrocento che vi lavorarono, ben 40 statue
  • Nuovo Museo dell'Opera Del Duomo, la monumentale sala cosiddetta 'dell'antica facciata', 36 mt di lunghezza per 20 di altezza e larghezza. Di fronte saranno collocati gli originali delle tre porte del Battistero. Manca ancora quella di Andrea Pisano, la più antica, il cui restauro è quasi terminato presso l'Opificio delle pietre dure. Già collocate, dopo lo strepitoso restauro, le due porte del Ghiberti
  • Giochi prospettici nel Nuovo Museo dell'Opera del Duomo. Dalla galleria al primo piano all'affaccio sulla facciata di Arnolfo di Cambio. Di retro, il Battista del bellissimo gruppo bronzeo di Vincenzo Danti, capolavoro riscoperto grazie al suo sorprendente restauro. Posto sopra la porta di Andrea Pisano, raffigura la Decollazione del Battista
  • La galleria al primo piano del museo, con alcune delle 16 statue. Si riconosce Donatello. Al centro, mirabile, la vista del retro del Cristo di Andrea Sansovino, facente parte del gruppo marmoreo del Battesimo di Cristo, realizzato da Sansovino nel 1502 e posto sopra la Porta del Paradiso
  • Arnolfo di Cambio, Madonna in trono e santi (Madonna dagli occhi di vetro, Nuovo Museo dell'Opera del Duomo). Nata per la lunetta del portale centrale nella facciata di Arnolfo
  • Particolare del modello 1:1 della facciata arnolfiana con le statue riposizionate nelle loro nicchie (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • Il Battesimo di Cristo, di Andrea Sansovino, gruppo marmoreo sopra la Porta del Paradiso, e 'La predica del Battista', di Giovanfrancesco Rustici, sopra la prima porta del Ghiberti, ora esposte nel Nuovo Museo dell'Opera del Duomo in un allestimento che ricostruisce come si presentavano e con cosa si raffrontavano alla loro epoca
  • Nuovo Museo dell'Opera del Duomo, la Galleria del campanile di Giotto. 36 mt di lunghezza, 16 sculture a grandezza naturale, inclusi i profeti di Donatello. Di fronte, gli originali delle 54 formelle che ornano il campanile. Fra statua e statua le aperture che affacciano sulla sala principale, in un continuo gioco di rimandi visivi e prospettici.
  • I profeti e il Sacrificio di Isacco nella sfilata delle 16 statue realizzate da Andrea Pisano, Donatello e collaboratori per il Campanile di Giotto
  • I profeti e il Sacrificio di Isacco nella sfilata delle 16 statue realizzate da Andrea Pisano, Donatello e collaboratori per il Campanile di Giotto
  • I profeti di Donatello nella Galleria al primo piano del Nuovo Museo dell'Opera del Duomo. Sullo sfondo la facciata arnolfiana
  • Nuovo Museo dell'Opera del Duomo, gli originali delle 54 formelle del Campanile di Giotto
  • Particolare del modello a grandezza naturale della facciata di Arnolfo di Cambio nel Nuovo Museo dell'Opera del Duomo
  • Uno scorcio dalle seconda galleria giù in basso fino alla Sala principale del Nuovo Museo dell'Opera del Duomo
  • Arnolfo di Cambio, Dormitio Virginis (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo). Posta in origine nella lunetta del portale destro. L'originale al Bode Museum a Berlino è stato fortemente danneggiato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale
  • Lorenzo Ghiberti, La Porta del Paradiso (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • Donatello, Cantoria, Nuovo Museo dell'Opera del Duomo.
  • Lorenzo Ghiberti, La Porta Nord del Battistero. Sopra, il gruppo scultoreo di Giovan Francesco Rustici 'La predica del Battista' (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • Luca della Robbia, Cantoria, Nuovo Museo dell'Opera del Duomo
  • La galleria del secondo piano del Nuovo Museo dell'Opera del Duomo con i modelli cinque-secenteschi per la facciata. Firmati da artisti come Bernardo Buontalenti, Giovan Antonio Dosio, Gherardo Silvani
  • La galleria del secondo piano del Nuovo Museo dell'Opera del Duomo con i modelli cinque-secenteschi per la facciata. Firmati da artisti come Bernardo Buontalenti, Giovan Antonio Dosio, Gherardo Silvani
  • La Cupola del Brunelleschi dal terrazzo del Nuovo Museo dell'Opera del Duomo
  • Al centro, Bonifacio VIII, di Arnolfo di Cambio. Si tratta di una delle sculture posizionate nel registro più in alto della facciata del Duomo. Nel Nuovo Museo dell'Opera tutte le statue dell'ultima fascia in alto sul modello della facciata sono copie. Gli originali sono esposti in basso, ad altezza dello spettatore
  • Uno scorcio della Cupola del Brunelleschi dal Nuovo Museo dell'Opera del Duomo
  • Nuovo Museo dell'Opera del Duomo, in primo piano un particolare del carnefice, nel gruppo bronzeo della Decollazione del Battista, di Vincenzo Danti, posta sopra la porta di Andrea Pisano. Un'opera che, grazie al restauro, ha rivelato la grandezza di un artista dimenticato. Dietro, uno scorcio del "Battesimo di Cristo", di Andrea Sansovino
  • Prospettive al Nuovo Museo dell'Opera del Duomo
  • Calco della 'Dormitio Virginis' di Arnolfo di Cambio
  • Andrea Pisano, Santa Reparata (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • Michelangelo, Pietà (Nuovo Museo dell'Opera del Duomo)
  • Materiali e attrezzi utilizzati per la costruzione della cupola del Brunelleschi, esposti nella Galleria che il nuovo museo dedica alla sua costruzione.
  • Uno scorcio del registro superiore della facciata dalla galleria antistante. SI vede la copia della statua di Bonifacio VIII, di Arnolfo di Cambio

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