24 aprile 1916-24 aprile 2016, ricordiamo la rivolta di Pasqua da cui nacque l’indipendenza irlandese
–di Giulia Caruso-
Da queste parti li chiamano “rebel tour” . Sono gli itinerari sui luoghi della Easter Rising, l’insurrezione che nell’aprile del 1916 diede l’avvio alla guerra d’Indipendenza dalla Gran Bretagna, e che culminò nel 1922 con la costituzione del Free State, la Repubblica D’Irlanda. E mentre Dublino si prepara a celebrarne il centenario, anche noi siano andati a esplorare la città della rivolta che sarà immortalata, ancora una volta su grande schermo, con il film “The Rising”, in uscita ad aprile 2016
Il nostro viaggio nella Rebel City, parte dal leggendario Gpo. il General Post Office da cui, il 24 aprile 1916, divampò l’Insurrezione. Siamo nel luogo dove “ a terrible beauty is born”, come scriveva William B. Yeats, poeta premio Nobel, col cuore infranto dall’amore non corrisposto per la bella agitatrice nazionalista, Maud Gonne.
Sempre da qui, tra il fuoco dei nemici, Padraigh Pearse, altro poeta e patriota, lesse il proclama “ Poblacht na Eireann- al Popolo d Irlanda”, che sanciva la nascita di una repubblica indipendente dal dominio britannico. Una decina di giorni più tardi, la resa, dopo un bagno di sangue di quasi cinquecento vittime tra civili e militari, e con fucilazione dei rivoltosi nel carcere di Kilmainham.

La Proclamazione d Indipendeza del 1916 conservata all’Interno del General Post Office di ( Foto Irish links)
Oggi, sulle colonne corinzie che decorano la facciata dell’edificio, sono ancora evidenti i fori delle pallottole. Il Gpo progettato dall’architetto Francis Jonhston e inaugurato nel gennaio del 1818 è ancora oggi in funzione. Nell’atrio i cittadini in fila agli sportelli si confondono con i visitatori in pellegrinaggio davanti alla statua di Cuchulainn morente, l’eroe della mitologia celtica, opera di Oliver Sheppard (1865-1941), emblema dell’Irlanda agonizzante per la libertà
Teatro della rivolta fu anche O’ Connell Street, la strada principale di Dublino su cui il Gpo si affaccia. Oggi è una babele di voci e lingue, colori e volti da ogni parte del mondo, animata fino a tarda notte , continuamente percorsa da fremiti politici, manifestazioni e cortei, all’ombra delle statue dei protagonisti dell’indipendentismo irlandese. Ne è un esempio la statua di Daniel O’ Connell, leader nazionalista dei primi dell’800 a cui è intolata la strada. O quella più recente di James Larkin, il sindacalista rivoluzionario che organizzò lo sciopero generale del 1913, The Dublin Lockout che paralizzò la città intera per giorni e giorni e che passò alla storia del movimento operaio internazionale. O ‘ Connell Street sarà il cuore delle manifestazioni del 2016, con la grande parata che partirà dal Castello per concludersi al Garden of Remebrance e che questa volta avrà risonanza internazionale con la partecipazione di delegazioni politiche dal Continente europeo, Gran Bretagna e Stati Uniti.

La statua di James Larkin O’ Connel Street. Sullo sfondo il General Post Office (foto Dublin HolidayMaker)
The Garden of Remembrance altro luogo sacro alla memoria dell’indipendenza irlandese, dove si concludono di rito tutte le commemorazioni patriottiche, è un’oasi nel caos di Dublino. Inaugurato nel 1966 in occasione del 50esimo anniversario, incanta il visitatore con un gruppo bronzeo raffigurante The Children Of Lir, i cui corpi si trasformano in cigni in atto di spiccare il volo.E’ opera dello scultore Oisin Kelly, che si è ispirato all’antichissima leggenda dei figli del re Lir, schiavi dall’incantesimo di una matrigna gelosa che li aveva condannati a vivere sotto forma di cigno per centinaia di anni
Il nostro tour sui luoghi della Easter Rising si conclude in un sobborgo di Dublino, nell’ex prigione di Kilmainham. Qui, nel cortile delle esecuzioni, oggi mausoleo su cui eternamente sventola il tricolore irlandese, il 12 maggio 1916 ribelli del Post Office furono fucilati. A cadere sotto il fuoco, oltre allo stesso Padraig Pearse, anche il leader socialista James Connolly, che fu legato a una sedia perché a causa di una gamba incancrenita non riusciva a reggersi in piedi. Costruito nel 1796, era stato destinato ai detenuti comuni ma, in seguito alla terribile carestia del 1848, vi finirono anche centinaia di donne e bambini, arrestati soli perché sorpresi a chiedere l’elemosina per le strade di Dublino. Dalla fine dell’800 fino alla sua chiusura nel 1924 il carcere ha ospitato solo detenuti politici. Ripercorrerne i corridoi alla luce fioca delle lanterne, affacciarsi alle celle dalle pareti umide scrostate, significa abbracciare gran parte della storia d’Irlanda.
Il carcere di Kilmainham ha fatto da sfondo a Nel nome del padre di Jim Sheridan” con Daniel Day Lewis. Ma ancora prima, nel 1973, vi furono girate alcune scene di“L’agente speciale Macintosh”di John Huston, con Paul Newman. Sempre tra queste mura, gli U2 girarono il video “Celebration” nel 1982. Ma anche il Post Office ha il suo posto d’onore su grande schermo, in Michael Collins con Liam Neeson nel ruolo del leader della Ester Rising, che firmò con il governo britannico l’accordo che ratificava la nascita della Repubblica d’Irlanda e che fu ucciso in un agguato nel 1923 . Pare che i Neeson abbiano uno speciale legame con l’Insurrezione di Pasqua. dato che al figlio dell’attore, Michael, sarà affidato lo stesso ruolo di suo padre, nel nuovo film The Rising in uscita ad aprile nei cinema in Irlanda e, in contemporanea, nel resto d’Europa e negli Usa
In alto: Particolare del frontone del General Post Office ( foto Irish Heritage)