Mario Trovarelli – Psicologia Naturalista * Dolore… Amore… Vita!

Data: luglio 9, 2015

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non c’è vita senza amore… non c’è vita senza dolore…

il dolore è necessario alla vita. come l’amore.

amore e dolore, dunque, sostengono la vita.

e nessuno di questi aspetti potrà mai mancare.

ora proviamo a descrivere il dolore.

il dolore può essere definito come una difficoltà, una tensione, un vissuto spiacevole che tende a limitare l’agio e la facilità del flusso di vita quotidiana.

ma potremmo anche definirlo come un segnale che ci avverte di qualcosa che sta cambiando o è cambiato, e che interrompe la felicità gratuita del narcisismo infantile primario.

la fame, la sete, il freddo, il caldo… sono i primi dolori che il bambino sperimenta.

e quando il bambino è piccolo, ed è ancora intriso del narcisismo fisiologico primario, c’è la mamma a lenire questi dolori soddisfacendo i bisogni che li sottendono.

il bambino così ha vita comoda. lui hai fame, piange… la mamma individua e soddisfa il bisogno-dolore “fame”.

se la mamma farà queste operazioni da persona adulta e matura, comunicherà al bambino la propria soddisfazione nell’esercizio di queste attività genitoriali.

ma se la mamma non è sufficientemente matura, e compie queste operazioni con pesantezza, il bambino entrerà in uno stato mentale di colpa, perché ha fatto star male la mamma.

e da quel momento il bambino cercherà di non esprimere i propri bisogni. alimentando così una nuova fonte di dolore, la colpa psicologica.

cioè un sentimento soggettivo di colpevolezza.

all’inizio della vita il dolore “fame” avverte la mamma, se questa individua e soddisfa efficacemente il dolore-bisogno del bambino, questi imparerà a crescere entrando in una condizione autonoma in cui egli stesso saprà lenire il proprio dolore individuando e soddisfacendo il bisogno che ne sta alla base.

Se non soddisfatto, il dolore resterà inappagato e tenderà a trasformarsi in un malessere diffuso e non più comprensibile: angoscia!

il dolore dunque ci avverte di un bisogno, se la mamma prima, e noi dopo, riusciamo a soddisfare il bisogno, il dolore si placa.

mentre se la mamma non sarà capace di intervenire adeguatamente, il bambino presenterà problemi nello sviluppo. e il dolore si trasformerà in angoscia diffusa e permanente.

la mamma che interviene in modo maturo si accorge del dolore, lo soddisfa con amore, il bambino cresce e sviluppa una vita soddisfacente.

dunque…

dolore = amore = vita!

Se il bambino è stato soddisfatto adeguatamente saprà riconoscere e intervenire su se stesso prima che danni più gravi e irreversibili devastino l’organismo e la mente.

Molte malattie gravi, come tumori o altre malattie, non vengono riconosciute tempestivamente perché la mente è distratta, angosciata… incapace di leggere dentro.

quanta gente muore per questo…

 

il dolore e l’amore salvano la vita!

 

 

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2 Responses to Mario Trovarelli – Psicologia Naturalista * Dolore… Amore… Vita!

  1. Carlo De Pirro ha detto:

    Interessante !
    Il padre può rivestire un ruolo,seppur secondario, in questo contesto ?

    • Mario Trovarelli Mario Trovarelli ha detto:

      *

      il padre riveste sempre un ruolo, o meglio esprime sempre una funzione genitoriale.
      i genitori sono entrambi importanti.
      noi usiamo parlare di mamma perché da un punto di vista concreto la mamma arriva prima.
      ma poi arriva anche il papà ad esprimere la propria funzione genitoriale.
      e questa funzione, come ripeto, è sempre molto importante. non solo perché affianca la mamma, ma perché fornisce un supporto maschile al bambino, un completamento necessario allo sviluppo del bambino.

      *