–di Monica Momy Manetti. Illustrazioni di Marco Milanesi-
Bozzetti da Copenaghen. Riflessioni e confronti fra la vita nella terra dei vichinghi e il patrio suol. Di un’italiana scissa fra due amori
Ma Che bello! Iniziamo insieme una nuova avventura! Il 29 giugno approda nella rete il magazine ed io mi sposo, ci ho messo ben 45 anni prima di arrivare a questo passo ed ho festeggiato così l’arrivo dei 46: il matrimonio! La seconda metà della mia vita la voglio passare da sposata, stufa della vita stropicciata della single di ritorno, ho avuto la fortuna di trovare un vero compagno di avventure. Ed eccomi qua sempre divisa fra lo stivale e la mia nuova patria: la Vichinghia!
Terra di biondi, birra, bacon e vento, design, nuova architettura e musica, tanta musica.
Così tanta musica che in queste settimane a cavallo fra giugno e metà luglio non si sa come fare ad andare a tutti i concerti! In 4 giorni ci sono stati: Damon Albard con un concerto di 5 ore, tanto che lo hanno portato via di peso dal palco; Paul Mc Cartney che ha suonato solo due ore e mezzo, poi Caetano Veloso con Gilberto Gil, Lady Gaga con Tony Bennett, e altri 120 concerti al giorno del Festival Jazz di Copenhagen,
Noi siamo nella #honeytour il mio jazzista vichingo suona tutti giorni a volte anche due concerti al giorno! Senza tregua. Quartetto, trio, cantanti, una evoluzioni di formazioni.
Stasera ci ho provato ad andare al concerto di Lady Gaga & Tony Bennett, ma piove e c’è un vento gelido…ed il concerto è all’aperto, impossibile divertirsi e stare fermi su una sedia senza una muta da palombaro, quindi sono rimasta vicino casa a sentire il secondo concerto del giorno del mio jazzista vichingo con il miglior crooner danese, Mads Mathias, che è un poco lo stesso feeling di Bennett, in più con amore…