ultim’ora- L’Austria blinda le frontiere: non più di 80 rifugiati al giorno. In realtà non è una novità. Rivediamo il fotoreportage del 2014 di Majlend Bramo dal Brennero
Non solo via mare. Nel 2013 il numero dei rifugiati e migranti arrivati in Italia è stato di 42925, per la maggior parte provenienti dalla Siria, Eritrea e Somalia, mentre solo 14465 di loro hanno fatto domanda di asilo in un Paese, l’Italia, che per gli altri è considerato solo come base di arrivo/partenza per altre destinazioni.
Non solo via mare. Al Brennero su base giornaliera decine di rifugiati tentano di raggiungere il nord Europa usando le linee ferroviarie dirette a Monaco di Baviera: sono sistematicamente fermati dalla Polizei austriaca che li identifica e li ferma alla stazione di Innsbruck, prima di rimandarli in Italia.
Infatti la Convenzione di Dublino stabilisce che i rifugiati facciano domanda di asilo politico nel primo Stato europeo nel quale arrivano – per la maggior parte dei casi l’Italia- non consentendo loro di raggiungere altri paesi dove in genere hanno famiglie o amici capaci di poter dare loro qualche aiuto e forse un futuro migliore.
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Due migranti eritrei stanno in attesa dentro al treno per Monaco di Baviera . 9800 Eritrei sono arrivati in Italia nel 2013
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La polizia austriaca fa scendere dal treno due rifugiati ammanettati. Saranno rimandati in Italia secondo la Convenzione di Dublino che prevede che i migranti e profughi chiedano asilo nel primo Stato europeo in cui entrano
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Decine di migranti -base giornaliera- tentano di raggiungere il Nord Europa. Per loro l'Italia è solo il punto di partenza di una nuova vita
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Austria, il viaggio dei profughi sul treno per Monaco
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Rifugiati sul treno per Monaco di Baviera
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Sul treno in viaggio verso Monaco di Baviera
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Un rifugiato sta controllando il tabellone degli orari del treno. Sta per prendere quello per Monaco di Baviera senza sapere se riuscirà ad evitare i poliziotti
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Un profugo si riposa sul treno per Monaco di Baviera
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La Polizia austriaca controlla i documenti durante il viaggio tra Brennero e Innsbruck. Immagine ripresa di nascosto da una camera-video
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Austria, il viaggio dei profughi sul treno per Monaco



Majlend nasce a Tirana, Albania ma presto si trasferisce in Italia dove, dopo essersi diplomato, inizia a collaborare con l´agenzia fotografica Massimo Sestini New Pictures lavorando a tempo pieno con quotidiani e magazine a livello nazionale. Nel 2014 decide di tornare freelance e dedicarsi a reportage più approfonditi.
Majlend ha una forza nel suo obbiettivo, riesce a raccontare come pochi altri. Forte, rispettoso, empatico sempre, mai una sbavatura verso l’effettaccio, eppure come non riflettere davanti all’umanità di cui è testimone?