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-di Rino Alessi- Nata nella piccola località di Adjud, in Romania, il soprano Angela Gheorghiu sembra utilizzare questo lungo periodo di pandemia e di forzata inattività dal vivo per tornare alle sue radici. Nel suo Paese
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– di Elisabetta Torselli- La ricorrenza dei quaranta anni di Profondo rosso ci offre il pretesto per un ritratto di David Hemmings, che ne era il protagonista. Ma la cui carriera iniziò da voce bianca, protagonista del
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-di Rino Alessi- Con quattro rappresentazioni di Ottone in villa, primo lavoro di teatro musicale di un Antonio Vivaldi trentacinquenne, il Gran Teatro La Fenice è ripartito. Un tempo il verbo partire era destinato ai
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-di Rino Alessi- Che cosa rende speciale Ezio Bosso, nato a Torino, il 13 settembre del 1971 in una famiglia operaia e morto, come tutti sanno, a soli quarantotto anni, pochi giorni fa nella sua casa di Bologna, e quindi il 15
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-di Rino Alessi – Nato a San Francisco, cresciuto a Pittsburg, in California, Christopher Franklin ha trascorso i suoi anni giovanili a Berlino dove il padre, musicologo, si era trasferito con la famiglia per
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di Attilio Cantore Un nuovo acclamatissimo allestimento del Falstaff di Verdi, andato in scena il 24 e 26 gennaio al Teatro Municipale di Piacenza in coproduzione con il Comunale di Modena e il Valli di Reggio Emilia, ha
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di Rino Alessi (Venezia, 21 gennaio) La stagione 2019/2020 della Fondazione Teatro La Fenice ha proposto, ed è una proposta davvero interessante, un dittico di opere brevi stilisticamente molto diverse tra loro il cui tema
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di Rino Alessi (Bolzano, 18 gennaio 2020) Radames dell’ungherese Péter Eötvös e Lohengrin di Salvatore Sciarrino hanno inaugurato la quinta Stagione d’Opera della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento: due opere brevi
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Il Donizetti Opera Festival compie 5 anni e Francesco Micheli fa trionfare la geometria di Attilio Cantore Festeggiare un lustro di attività musicale è senza dubbio un traguardo ma è anche una sfida per il futuro. Lo è
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di Rino Alessi Giudicato a lungo come un lavoro tortuoso, prolisso e gravato da un’atmosfera opprimente, Don Carlo ha cominciato a imporsi davvero come uno dei massimi conseguimenti dell’arte di Verdi soltanto dal secondo