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Una giovane voce ci guida nel magazine. Salve, mi chiamo Milica Mladenovic. Ho 28 anni, sono serba e ho vissuto la guerra. Nonostante sia un’immigrata, mi sento assolutamente Italiana. Sarò la vostra guida per Words in
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In bilico tra la Brexit e il futuro incerto che incombe sull’Irlanda del Nord, i paramilitari protestanti sono di nuovo sul sentiero di guerra. Tra terrorismo, crimine e malapolitica andiamo a scoprire chi sono i gruppi
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La chiamavano dirty war, la guerra degli informatori al soldo dell’MI5 e della polizia in Irlanda del Nord, al tempo dei Troubles. Un invisibile gioco al massacro con innumerevoli vittime sul campo, per mano dei burattinai
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-di Stefano Fabbri- (foto di copertina Foto Roberto Monaldo / LaPresse) Ma cosa ha in testa Matteo Renzi? Difficile saperlo. Tuttavia qualche tentativo di rintracciare il percorso che l’ex rottamatore, ex sindaco di Firenze, ex
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– di Stefano Fabbri – C’è qualcosa di peggio di morire, uccisi lontani da casa, mentre si lotta per una causa giusta come quella del popolo curdo? Sì, ed è il silenzio quasi assoluto nel quale gran parte
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La New Ira torna a dominare le prime pagine all’indomani dell’ omicidio della giornalista Lyra Mc Kee, a Derry nella notte di Venerdi Santo. Si tratta di un gruppo di di sbandati reduci dallo
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-di Giulia Caruso, direttamente da Belfast- Lyra era una brillante free lance di 29 anni . Era stata nominata da Forbes tra il 30 migliori giornalisti europei under 30 e da Sky News come giornalista dell’anno nel 2o16. Eppure
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-di Giulia Caruso- Viaggio nell’Inghilterra della ” alt right” che ha ripreso forza e fiato nel clima di intolleranza e confusione all’indomani del referendum sulla Brexit. Un’area magmatica e confusa
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– di Stefano Fabbri- Sergio De Caprio, il capitano Ultimo, oggi colonnello dei carabinieri, l’uomo che arrestò Totò Riina, è senza scorta dal 3 settembre. Ultimo non esitò subito a definire come “mobbing di Stato”
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-di Stefano Fabbri- Poi c’è chi non si arrende e ci prova. Magari ripartendo, come si dice oggi, “dai territori”. Francesco Russo, senatore Pd nella legislatura conclusasi il 4 marzo, forse avrebbe preferito proseguire