AMARCORD: Il triste primato della musica targata 2016

La rubrica di Words in Freedom chiude l’anno ricordando i geni scomparsi e le future proposte “memorabilia”: perché 2017 fa rima con ‘67, ’77, ’87…

 – di Maurizio Melani –

 L’infausto e macellaio 2016 sta per esalare l’ultimo gradito respiro. Neanche il tempo di detergersi il freddo sudore, maledire l’anno bisesto-funesto e stilare la lista degli artisti che si è portato via e già, quando pensi al punto fermo, ecco la stessa allungarsi col “Last Christmas” di George Michael: cantante giovane e poliedrico forse più noto a chi, come la mia generazione, ha vissuto da protagonista gli anni ’80 o si è ritrovato, suo malgrado, nel cuore di un’adolescenza irta di spasmodici sintetizzatori e Paninari volanti, frittate di colori e valori ambigui.

 

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 George Michael ai tempi degli Wham

Di quel decennio così estremo, lungo, definitivo, iniziato con l’assassinio di John Lennon e terminato con la fine delle ideologie, George Michael ha rappresentato uno dei simboli: musicalmente e culturalmente. Con i suoi Wham creò infatti il prototipo della boyband ante litteram, tutto fascino, eleganza, look, disimpegno. Anche se è un riduttivo insulto paragonare il funky-pop di qualità di brani quali “Freedom”, “Club Tropicana”, “Wake me up”, “I’m your man”, “Careless whispers” – Dio mio, quanti balli e teneri ricordi di teenager! – a chi cercò di seguirne le ombre senza traccia lasciare. Vi ricordate dei Bros? E dei New Kids on the Block? Parliamo degli anni a cavallo tra gli ’80 e i ’90. Preistoria antecedente i fenomeni boy delirium e girl power.

 

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 I Bros in una foto di fine anni ’80

A chi non sa di cosa stiamo parlando, “Amarcord” consiglia un succulento ascolto dello splendido “The final”, album di brani editi e inediti della coppia Michael-Ridgley uscito nel 1986 (facciamo ancora in tempo a festeggiarlo!) di cui proponiamo il romantico video di “Last Christmas”. Un consiglio: volgete un occhio ai maglioni d’epoca e l’altro al fazzoletto.

 

 

Ma tornando – ahimè – all’anno funesto bisesto del pop-rock, neanche il tempo di piangere Lemmy Kilmister, storico leader dei Motorhead scomparso gli ultimi giorni del 2015, che subito l’anno si è aperto col viaggio verso Marte di David Bowie. Ad accompagnarlo non solo l’alter ego Ziggy Stardust ma anche, tra i più noti artisti, Glenn Frey, cofondatore degli Eagles, Black, noto a fine anni ’80 per la splendida evergreen “Wonderful life”, George Martin, lo storico produttore dei Beatles. E ancora Keith Emerson e Greg Lake del trio progressive Emerson, Lake & Palmer (Carl Palmer batti un colpo!), Prince, Gianmaria Testa, Gato Barbieri e infine il citato George Michael. Una battuta che corre in rete in questi giorni è quanto mai azzeccata: “Quanto si farà pagare il Padreterno per un biglietto di platea?”.

 

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 Prince

Noi di “Amarcord” vogliamo invitare il 2017 a essere clemente e portarci tanta buona musica da scoprire. Dischi nuovi di prossima uscita, ma soprattutto classici da riascoltare considerando che molte sono le ricorrenze. Due su tutte? Il cinquantennale della nascita della psichedelia, con il primo album dei Pink Floyd e il capolavoro simbolico “Sergent Pepper’s” dei Beatles. Senza dimenticare gli esordi di Velvet Underground (la famosa banana cover) e Jimi Hendrix. E il quarantennale niente meno che del punk, coi primi lavori di Sex Pistols e Clash: “Danger stranger/You better paint your face/No Elvis, Beatles or Rolling Stones in 1977”.

 

 

Ma le nostre proposte non finiscono qui. Nei prossimi mesi parleremo anche dello splendido concept album “Burattino senza fili” di Edoardo Bennato (1977), di quel “Blues” che portò finalmente Zucchero al successo nazionale e internazionale (1987) sdoganando il membro maschile nel famoso ritornello di “Pippo” e di classici del rock mondiale come “Appetite for distraction” dei Guns’n’Roses (1987) che rese il metal alla portata di tutti (prima di essere fagocitato dal Grunge di Nirvana e Pearl Jam) o “The Joshua tree” degli U2 che segnò la fine della new wave dettando la linea del rock moderno. Insomma ci sarà da divertirsi tutti insieme e ogni Vostra proposta e ricordo sarà sempre ben accetto. Questo è solo l’inizio. STAY AMARCODED! J J J

 

Tutte le foto sono tratte dalla rete. L’immagine di copertina è ripresa dal sito del  Giornale della Sicilia

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